SIRIA. Entrati aiuti umanitari a Mleiha. Esercito libera Nubl e Al-Zahraa

Nena News Agency – 04 febbraio 2016

Mezzaluna Rossa siriana e convogli dell’UNHCR sono entrati nel villaggio abitato da 26.000 civili, tra cui 10.000 sfollati interni. Dopo tre anni è terminato l’assedio di due centri abitati sciiti da parte dei qaedisti di al-Nusra

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di Federica Iezzi

Roma, 4 febbraio 2016, Nena News – Alla periferia orientale di Damasco, isolata negli ultimi tre anni, la cittadina di al-Mleiha ha finalmente ricevuto aiuti umanitari, dopo logoranti colloqui e confusi accordi tra governo e forze di opposizione. Mezzaluna Rossa siriana e convogli guidati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono entrati nel villaggio abitato da 26.000 civili, tra cui 10.000 sfollati interni.

L’ultima consegna di aiuti umanitari, da parte dell’UNHCR, nella zona intorno a al-Mleiha risale ai primi mesi del 2013. Limitate forniture commerciali di cibo, prodotti medici e altro materiale sono state autorizzate nelle aree contese ad est della città. Poco meno di una settimana fa distribuiti a 1.300 persone i primi pacchi alimentari, nelle aree cuscinetto, intorno a al-Mleiha.

Lo scorso agosto al-Mleiha è tornata in mano alle forze governative, sostenute dai combattenti di Hezbollah, dopo mesi di occupazione da parte dei militanti islamici. Cambio di guardia che ha tuttavia lasciato la situazione dei civili pressoché identica. Al-Mleiha doveva servire, all’esercito  siriano e alle Forze di Difesa Nazionale, come porta d’ingresso per recuperare il controllo su Ghouta orientale, avamposto del gruppo ribelle Jaish al-Islam, a lungo nel mirino delle forze governative.

Case in frantumi, strade paralizzate, mercati e edifici violati, materiale di scarto e plastica bruciati come fonte di riscaldamento, materassi ammucchiati sulla terra fredda dei cortili. Canali di comunicazione quasi inesistenti. L’unica rete di acqua potabile è stata danneggiata durante i combattimenti, così come l’intero sistema fognario.

Due delle tre scuole della zona sono state distrutte e la terza non è funzionante. Ospedali di fortuna accolgono ogni giorno decine di persone. La medicina si è trasformata in un ‘impegno’ insostenibile, senza personale, senza strumenti e senza materiale. Tubercolosi e lebbra sono tornate a torturare i bambini. Ecco quello che hanno lasciato i gruppi ribelli e quello che hanno ereditato e protratto le forze del presidente Bashar al-Assad.

Almeno 50.000 persone vivevano ad al-Mleiha prima dell’inizio dela guerra civile siriana. Centinaia le famiglie fuggite dopo anni di fame e privazioni. Il logorio della vita sotto assedio rimane inciso sui volti scarni di coloro che rimangono. La gente fruga nei sacchi della spazzatura alla ricerca di foglie di lattuga per allontanare la fame. Donne e bambini in molti casi sono vestiti di stracci.

Mentre la Siria entra nel suo sesto anno di conflitto interno, più di quattro milioni di persone nel Paese vive ancora in zone difficili da raggiungere. 486.700 i civili che vivono in città integralmente isolate. La pratica dell’assedio è diventata ormai un’arma comune di guerra. E l’accesso frammentario degli aiuti umanitari diventa forzatamente insufficiente.

Caduto nelle mani del governo siriano ieri anche il regno dei qaedisti di Jabhat al-Nusra, su Nubl e Al-Zahraa, villaggi sciiti a nord-ovest di Aleppo. I quasi quattro anni di lungo assedio e di feroci offensive da parte del braccio siriano di al-Qaeda, si sono trasformati nella sospensione totale degli spostamenti per gli abitanti delle due cittadine al confine con la Turchia. Truppe filogovernative siriane infatti ne disegnano i perimetri, non permettendo né uscite né ingressi. Il disumano assedio di Nubl e al-Zahraa, portato avanti dalla coalizione guidata da al-Nusra, fa parte dell’ampia ‘battaglia di Aleppo’, attraverso la quale dal 2011 più di 28.000 persone hanno perso la vita. Mentre il conflitto siriano va avanti, la situazione sul terreno sta crollando.

Dunque a pagare rimangono anche in questo caso i 13.000 civili, intrappolati ancora tra le rovine delle due città sventrate. Nena News

Nena News Agency “SIRIA. Entrati aiuti umanitari a Mleiha. Esercito libera Nubl e Al-Zahraa” di Federica Iezzi

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